Bruciore di stomaco, senso di gonfiore e pesantezza dopo i pasti, e percezione di un costante ritorno del sapore acido in bocca, nonostante sia passato del tempo dall’ultimo pasto: benvenuti nel mondo della gastrite e del reflusso gastroesofageo. La buona notizia è che, se presi per tempo e curati nel giusto modo, unendo alla terapia che vi consiglierà il vostro medico anche una dieta specifica per queste problematiche, ve ne potrete liberare facilmente. Anche se l’effetto dei diversi alimenti cambia da persona a persona, esistono alcune regole generali. Possiamo individuare cibi e bevande che, a causa di un alto tasso di acidità, oppure grazie alla capacità di rilassare il cardias, la valvola che impedisce all’acido di risalire nell’esofago, sono in grado di causare i sintomi della gastrite e del reflusso più di altri. Tra i fattori legati al bruciore di stomaco possiamo individuare: consumo di alcool, gravidanza, stress, fumo, alcuni medicinali, ernia iatale. Diverse testimonianze confermano che limitare il consumo degli alimenti più problematici può essere utile a diminuire la frequenza degli attacchi: il cibo è per chi soffre di queste problematiche, una causa scatenante.
Il segreto per convivere con gastrite, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale è correggere la propria dieta individuando il giusto mix di cibi e bevande ed eliminando i fattori di acidità più comunemente riconosciuti.
In questa guida abbiamo suddiviso alcuni cibi e bevande comuni in base alla loro tendenza a creare acidità, irritare la mucosa gastrica e/o rilassare la valvola dell’esofago causando reflusso. È possibile determinare il grado di probabilità di un attacco di bruciore di stomaco basandosi sulla categoria di appartenenza. Maggiore è il numero di cibi a rischio nella propria dieta, maggiore la probabilità di bruciore di stomaco e sintomi correlati. Ognuno di noi tollera diversamente ciascuno degli elementi indicati: esistono soggetti che possono bere un bicchiere di limonata senza problemi e altri che vengono colpiti dalla stessa bevanda da forti attacchi di bruciore di stomaco. Occorre di certo fare attenzione alle quantità, limitando le porzioni consumate e individuando i limiti del nostro stomaco: le grandi quantità sono più difficili da gestire senza conseguenze per il nostro stomaco.
Frutta
Tra i frutti ad alto rischio, che dovremmo limitare o meglio evitare soprattutto nei periodi in cui siamo interessati dagli attacchi troviamo: limone, succo di pompelmo, succo di mirtillo rosso e arancia. Possiamo continuare a consumare, in dosi limitate, succo d’arancia a basso tenore di acidità, succo di mela, pesche, mirtilli, lamponi, fragole, uva. Via libera a mele, pere e banane.
Verdura
Tra i contorni da non ordinare quando siamo soggetti a reflusso gastroesofageo e gastrite troviamo: patatine fritte, cipolla cruda, pomodoro. Limitiamo il consumo di: aglio, cipolla cotta, porro, crauti e scalogno. I contorni ideali poiché poco acidi sono quindi: carote, cavolo, piselli, broccoli, fagiolini e patate al forno.
Carboidrati
Ma come, anche pasta e pane possono contribuire a creare la fastidiosa sensazione di bruciore di stomaco? Solo alcuni sughi, nello specifico: sugo ai formaggi, spaghetti al pomodoro. Riduciamo anche i muffin, spesso lievitati con bicarbonato, quindi acidi, muesli e cracker. Via libera a pane integrale, pane bianco, riso integrale, riso bianco, couscous, gallette, corn flakes, cereali a base di crusca.
Latte e derivati
I latticini possono aggravare la situazione di chi soffre di gastrite e reflusso. Nello specifico evitiamo: panna acida, frullato, gelato e fiocchi di latte. Limitiamo anche il consumo di yogurt (anche in forma di gelato yogurt), latte scremato, formaggi a pasta dura e mozzarella. Via libera invece a formaggio spalmabile tipo Philadelphia magro, feta, formaggio di capra, panna acida magra e formaggio di soia a basso contenuto di grassi.
Carne, pesce, uova
Buone notizie per i carnivori, non tutti i secondi piatti rientrano nella lista nera. Per avere risultati, però, dobbiamo eliminare almeno per un po’: manzo tritato, bistecca di controfiletto, frittura di pesce, crocchette di pollo e alette di pollo. A medio rischio, da limitare ma non bandire: pollo, uova al tegamino, tonno, prosciutto. Via libera a: roast beef, petto di pollo senza pelle, albume d’uovo (o sostituto dell’uovo e pesce fresco cotto senza aggiunta di grassi (tipo salmone alla piastra).
Snack, condimenti e dolci
Le noti dolenti arrivano ora, dulcis in fundo, ecco i dolci e gli snack di cui dobbiamo fare a meno per risolvere il fastidioso problema della gastrite e del reflusso gastroesofageo: cioccolata, patatine fritte, biscotti al burro ad alto contenuto di grassi, biscotti tipo brownies, bombolone. Tra i condimenti no alle salse per insalata e all’aceto, limitiamo il ketchup. Via libera (beh, senza esagerare!) a patatine cotte al forno, caramelle gelatinose e rondelle di liquirizia.
Bevande
Brutte notizie infine, per i caffeinomani e per chi ama le bevande alcoliche. Queste sostanze, liquori, vino e caffè, vanno eliminate poiché sono tra i fattori scatenanti del bruciore di stomaco. Cosa possiamo bere all’aperitivo, quindi? Aperitivi analcolici, birra e bevande dolci gassate sono ok, a patto di non eccedere nelle dosi: un bicchiere non dovrebbe dare problemi, aumentare le quantità aumenta il pericolo. L’acqua minerale naturale è la scelta migliore per purificare il nostro organismo e tenere alla larga l’infiammazione.